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Quanto tempo si ha a disposizione per chiedere un risarcimento per malasanità?


Quando una persona subisce un danno a causa di un errore medico o di malasanità, una delle domande più importanti riguarda il tempo a disposizione per richiedere un risarcimento. Questo tempo è definito dai termini di prescrizione, che indicano il periodo entro cui è possibile intraprendere un'azione legale per ottenere giustizia. In Italia, i termini di prescrizione per i casi di malasanità sono stabiliti dalla legge, e conoscere queste scadenze è fondamentale per non perdere il diritto al risarcimento.

In questo articolo esamineremo nel dettaglio quanto tempo si ha a disposizione per richiedere un risarcimento per malasanità, esplorando le regole sulla prescrizione e i fattori che possono influenzare tali termini. Vedremo inoltre come l'Avvocato Simone Grimaldi e lo Studio Carnevali & Grimaldi possano aiutare le vittime di malasanità a muoversi in modo tempestivo e a tutelare i propri diritti.


1. Il termine di prescrizione generale per i casi di malasanità


In Italia, il termine di prescrizione per richiedere un risarcimento per danni causati da malasanità è regolato dal Codice Civile. In generale, il termine di prescrizione per questi casi è di 5 anni. Questo significa che una persona ha 5 anni di tempo per presentare una domanda di risarcimento dal momento in cui ha scoperto l'esistenza del danno e ha potuto stabilire un nesso tra il danno subito e l'errore medico.

È importante notare che il termine di prescrizione non decorre necessariamente dal momento in cui si è verificato l'errore medico, ma piuttosto dal momento in cui il paziente ha avuto consapevolezza del danno e della sua origine. In alcuni casi, infatti, il danno potrebbe non manifestarsi immediatamente dopo l'errore, ma solo in un secondo momento. Questo principio è noto come prescrizione con decorrenza dalla conoscenza del danno.

Ad esempio, se un paziente subisce un errore durante un intervento chirurgico, ma si accorge delle conseguenze solo mesi o anni dopo, il termine di prescrizione inizierà a decorrere dal momento in cui il paziente ha scoperto l'esistenza del danno, non dalla data dell'intervento stesso.


2. Prescrizione per responsabilità contrattuale e extracontrattuale


In ambito medico, la responsabilità per un errore può essere di due tipi:

  • Responsabilità contrattuale: si applica quando esiste un contratto, anche implicito, tra il paziente e il medico o la struttura sanitaria. Ad esempio, il rapporto tra un paziente e un ospedale è considerato di natura contrattuale. In questo caso, la prescrizione è di 10 anni.

  • Responsabilità extracontrattuale: si applica quando non esiste un contratto diretto tra le parti, ad esempio in caso di un intervento d'urgenza in cui non c'è stato un accordo preventivo tra medico e paziente. In questi casi, la prescrizione è di 5 anni.

La differenza tra queste due tipologie di responsabilità può influenzare i termini entro i quali si può chiedere un risarcimento. Tuttavia, nei casi di malasanità, il termine di prescrizione più comunemente applicato è quello di 5 anni per la responsabilità extracontrattuale, che si attiva dal momento in cui la vittima è consapevole del danno.


3. Quando decorre il termine di prescrizione


Come accennato, il termine di prescrizione non decorre sempre dal momento in cui si verifica l'errore medico, ma dal momento in cui la vittima ne prende consapevolezza. Questo è un aspetto cruciale, poiché spesso i pazienti non si rendono subito conto del danno subito o della connessione con un errore medico.

Un esempio tipico riguarda diagnosi errate o tardive. Se un medico sbaglia la diagnosi e il paziente non riceve la cura adeguata, il danno può manifestarsi solo successivamente, quando la malattia peggiora o diventa irreversibile. In questi casi, la prescrizione inizia a decorrere solo quando il paziente scopre che l'errore medico ha causato il danno.

Lo Studio Carnevali & Grimaldi, guidato dall'Avvocato Simone Grimaldi, ha esperienza nella gestione di casi complessi in cui è necessario stabilire con precisione il momento in cui la prescrizione ha iniziato a decorrere. Questo aspetto può fare la differenza tra ottenere il risarcimento o perdere il diritto di richiederlo.


4. Interruzione e sospensione della prescrizione


In alcuni casi, la prescrizione può essere interrotta o sospesa, prolungando così il termine a disposizione per richiedere un risarcimento.

  • Interruzione della prescrizione: si verifica quando una delle parti coinvolte compie un atto formale che riconosce il diritto al risarcimento o inizia un’azione legale per far valere il proprio diritto. Ad esempio, se il paziente invia una lettera di diffida al medico o alla struttura sanitaria, il termine di prescrizione viene interrotto e inizia a decorrere nuovamente da capo.

  • Sospensione della prescrizione: si applica in determinate circostanze che impediscono alla parte lesa di agire nei termini previsti. Ad esempio, in caso di minori o di persone incapaci di agire, la prescrizione può essere sospesa fino a quando non vi sia una situazione che permetta di esercitare i propri diritti.

La gestione della prescrizione e delle eventuali interruzioni o sospensioni è un aspetto delicato e complesso, e richiede l’assistenza di un avvocato specializzato per garantire che ogni azione venga intrapresa nei tempi corretti. Lo Studio Carnevali & Grimaldi offre assistenza completa in questo ambito, assicurandosi che le vittime di malasanità non perdano il loro diritto al risarcimento a causa di scadenze legali.


5. L'importanza di agire tempestivamente


Anche se la legge prevede fino a 5 o 10 anni per chiedere un risarcimento in caso di malasanità, è fondamentale agire tempestivamente. Il tempo può giocare a sfavore delle vittime, in quanto la raccolta di prove, la documentazione medica e le testimonianze possono diventare più difficili da ottenere con il passare degli anni.

Agire rapidamente consente di:

  • Raccogliere prove più solide: con il passare del tempo, alcune prove possono andare perse, e i ricordi dei testimoni possono sbiadirsi. Ottenere subito la documentazione necessaria aumenta le possibilità di successo.

  • Ottenere perizie mediche più accurate: i medici legali e gli esperti possono valutare il danno subito in modo più preciso quando la documentazione è recente e completa.

  • Evitare la prescrizione: anche se si pensa di avere molto tempo a disposizione, i termini di prescrizione possono avvicinarsi più rapidamente del previsto. Rivolgersi subito a un avvocato consente di monitorare attentamente le scadenze legali e di agire prima che sia troppo tardi.

L'Avvocato Simone Grimaldi e lo Studio Carnevali & Grimaldi consigliano di contattare immediatamente un legale non appena si sospetta di essere stati vittima di un errore medico. Lo studio offre una consulenza iniziale per valutare la situazione e aiutare i pazienti a muoversi rapidamente per proteggere i propri diritti.


6. Cosa fare se il termine di prescrizione si avvicina


Se il termine di prescrizione si avvicina e non è ancora stata intrapresa alcuna azione legale, è fondamentale agire senza indugi. In questi casi, l'Avvocato Simone Grimaldi e lo Studio Carnevali & Grimaldi possono assistere nell'invio di una lettera di diffida o nell'avvio immediato di un'azione legale per interrompere il termine di prescrizione.

Anche se il tempo a disposizione sembra ridotto, un avvocato esperto può intervenire rapidamente per garantire che il diritto al risarcimento non venga perso.


Conclusione


Il termine di prescrizione per richiedere un risarcimento per malasanità è generalmente di 5 anni, ma può variare a seconda delle circostanze e del tipo di responsabilità coinvolta. Conoscere e rispettare questi termini è fondamentale per ottenere giustizia e non perdere il diritto al risarcimento.

Lo Studio Carnevali & Grimaldi, guidato dall'Avvocato Simone Grimaldi, offre un supporto completo per aiutare le vittime di malasanità a rispettare i tempi previsti dalla legge e a muoversi con tempestività. Grazie a una consulenza legale qualificata, è possibile raccogliere le prove necessarie, ottenere perizie mediche e agire nei termini corretti per ottenere il giusto risarcimento.

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